Karim Rashid è uno dei designer più prolifici della sua generazione. Oltre 4000 progetti in produzione, oltre 300 premi e lavori in oltre 40 paesi attestano la leggenda del design di Karim.
I suoi progetti premiati includono beni di lusso per Christofle, Veuve Clicquot e Alessi, prodotti democratici per Umbra, Bobble e 3M, mobili per Bonaldo e Vondom, illuminazione per Artemide e Fontana Arte, prodotti high-tech per Asus e Samsung, design di superficie per Marburg e Abet Laminati, identità del marchio per Citibank e Sony Ericsson e packaging per Method, Paris Baguette, Kenzo e Hugo Boss.
Il tocco di Karim si estende oltre il prodotto agli interni come il ristorante Morimoto, a Filadelfia; Semiramis hotel, Atene; nhow hotel, Berlino; Stazione della metropolitana Universita, Napoli e progetto espositivo per Deutsche Bank e Audi.
Il lavoro di Karim è presente in 20 collezioni permanenti e espone opere d'arte in gallerie di tutto il mondo. Karim è un vincitore perenne del premio Red Dot, premio Chicago Athenaeum Good Design, rivista annuale I. Design Magazine, premio IDSA Industrial Design Excellence.
Karim è un docente ospite frequente presso università e conferenze in tutto il mondo che diffonde l'importanza del design nella vita di tutti i giorni. Ha conseguito il dottorato onorario presso l'OCAD di Toronto e il Corcoran College of Art & Design di Washington. Karim è stato descritto in riviste e libri tra cui Time, Vogue, Esquire, GQ, Wallpaper e molti altri ancora.
L'ultima monografia di Karim, XX (Design Media Publishing, 2015), presenta 400 pagine di lavoro selezionate negli ultimi 20 anni. Altri libri includono From The Beginning, una storia orale della vita e dell'ispirazione di Karim (Forma, 2014); Sketch, con 300 disegni a mano (Frame Publishing, 2011); KarimSpace, con 36 progetti di interni di Karim (Rizzoli, 2009); Design Your Self, la guida alla vita di Karim (Harper Collins, 2006); Digipop, un'esplorazione digitale della computer grafica (Taschen, 2005); Portfolio Design compatto (Chronicle Books 2004); oltre a due monografie, intitolate Evolution (Universe, 2004) e I Want to Change the World (Rizzoli, 2001).
Nel suo tempo libero il pluralismo di Karim flirta con l'arte, la moda e la musica ed è determinato a toccare in modo creativo ogni aspetto del nostro paesaggio fisico e virtuale.